Affido Culturale nasce a Napoli e in contemporanea si diffonde a Bari, Modena e Roma, successivamente, nel novembre 2021 viene portato a Milano attraverso l’associazione MITADES e con il contributo del Municipio 8 di Milano. Il progetto nasce per contrastare uno dei virus più pericolosi: la povertà educativa. Il lancio nazionale del progetto, che è iniziato ad aprile scorso durante il lockdown, si è tenuto, a causa del Covid-19, attraverso una videoconferenza pubblicata sulla pagina Facebook “Affido Culturale”, oggi il progetto ha l’obiettivo di raggiungere circa 800 nuclei di famiglie/persone sulle quattro città. Le famiglie possono aderire a 29 appuntamenti culturali gratuiti a città a scelta tra musei, teatri, cinema, librerie, fattorie didattiche e altre attività culturali. Sono previsti anche merenda e trasporto.
Questo progetto unisce in un’unica rete ben 25 realtà, con a capofila il Piemonte della Misericordi, un’istituzione filantropica nazionale: tutte vantano una grande esperienza nel mondo culturale e della formazione, e molte sono già dedite da tempo proprio al mondo dell’infanzia, collaborando con enti scolastici e istituzioni politiche. In particolare, il progetto si arricchisce della partecipazione attiva del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e del Consorzio MIPA per monitorare, valutare e verificare le attività del progetto, lo stato di realizzazione e di ottimizzazione del progetto stesso in modo che possa diventare autonomo. “AC” è stato tradotto anche in lingua Cinese grazie alla collaborazione con l’associazione “Ciao Cina” a Napoli.
Cos’è Affido Culturale?
L’idea del progetto è molto originale, si offre l’opportunità ai bambini che normalmente non hanno modo di andare abitualmente a teatro, al cinema, ai musei o fattorie didattiche, di frequentarli in compagnia e quindi di appropriarsi della bellezza della cultura. Questo è possibile usufruendo di nuove relazioni e di attività create appositamente per loro grazie all’abbinamento di coppie di persone (selezionate e poi messe assieme tenendo conto di diversi fattori) che mettono a disposizione il loro tempo.
La parola chiave è “cambiamento”.
La povertà educativa è uno dei virus più pericolosi che si può sconfiggere solo condividendo momenti. Un genitore, ma anche un single, che abitualmente accompagna i suoi bambini al cinema, a teatro, al museo o in libreria, (o ha il tempo di farlo), può portare anche un bambino – eventualmente con un membro della sua famiglia – che in questi luoghi non entrerebbe per problemi economici, per barriere linguistiche o fisiche, nel caso di bambini con disabilità. Un museo, un teatro, un cinema che si convenziona con Affido Culturale, potrà legittimamente vantare una responsabilità sociale che può trasformarsi in un incremento di pubblico e di incassi. Il progetto è aperto anche ai single senza figli.
Come funziona.
Nell’ambito del progetto, le Istituzioni scolastiche si occupano, di individuare i bambini e le famiglie-destinatarie e di fungere da garante fiduciario collaborando nella stesura del Patto Educativo con le famiglie. A questo punto, ad ogni famiglia-risorsa viene affidata una dotazione di “e-ducati”: una moneta virtuale solidale, con cui pagare i biglietti di accesso a luoghi della cultura convenzionati ad hoc in quella città. Le transazioni in e-ducati viaggiano sulla APP appositamente realizzata, che facilita il monitoraggio finanziario e delle attività, oltre che il fundraising di progetto. Sono inclusi trasporti e merenda.
Come si può partecipare?
Contattando i referenti della propria città tra Napoli, Bari, Modena e Roma.
affidoculturale.roma@gmail.com
affidoculturale.modena@gmail.com
affidoculturale.napoli@gmail.com
affidoculturale.milano@gmail.com
affidoculturale.bari@gmail.com
Dove è attivo il progetto.
Napoli, Affido Culturale è attivo nel Centro Storico, a Pianura e Scampia, a Roma, il quartiere Quarticciolo-Alessandrino-Centocelle, per quanto riguarda Bari, si interviene nel Centro Storico e nel quartiere San Paolo/CEP, infine, a Modena, il progetto concentra la propria azione nel Quartiere 3, Buon Pastore, Sant’Agnese e San Damaso. Queste sono aree anche non periferiche delle città, dove però il degrado sociale ed economiche è molto evidente, Milano nel municipio 8.
Un progetto che si apre all’esterno.
I referenti del progetto stanno stipulando rapporti di collaborazione e convenzioni con associazioni, enti e istituti scolastici con i quali condividere il progetto in modo da arricchirlo. Le famiglie-risorsa e le famiglie-destinatarie hanno così maggiori opportunità di condividere e trascorrere assieme momenti dedicati ad attività dove la cultura incontra il divertimento. AC sogna un futuro in cui scambio, dono di sé, fiducia e reciprocità, passione e spirito di iniziativa, attenzione per l’altro e responsabilità, si diffondano nella società e siano di guida per le scelte individuali e collettive.