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Babbo Natale fa gli straordinari

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babbo natale fa gli straordinari

Ricordate quando Babbo Natale ha perso il lavoro per la crisi ed è diventato un netturbino? Come no? E quando ha fatto una coperativa con la Befana per portare regali fatti con materiale riciclato? Noooo? Leggete qui. Ora che ha un nuovo lavoro, Babbo Natale fa gli straordinari!

Babbo Natale non si occupava più dei regali dei bambini, ma ogni tanto, da marzo, per curiosità apriva qualche lettera. Ancora gli arrivavano. E visto che la sua natura non era cambiata, quando aveva tempo, progettava ancora giocattoli, ma con materiale riciclato che realizzava nel suo ufficio spremi-idee.

Lettera a Babbo Natale speciale

Un giorno, arrivò la lettera di una bambina che si chiamava Neve: Caro Babbo Natale, nella città dove vivo ci sono pochi alberi. La cosa strana è che non fanno frutti. Ma la cosa ancora più strana è che fanno pochissimi fiori. Ne sbuca uno ogni tanto. E appassisce subito. Mi mancano… Con i miei amici mi divertivo a osservarli da vicino, a sentirne gli odori. E ora? Dove sono finiti tutti i fiori? E i loro profumi? E i colori? Mi puoi aiutare?

Regalare una stagione

«Oh, perbacco!» esclamò Babbo Natale. «Non ho mai portato in regalo una stagione… e come si fa?» Alla fine, fu Bice ad avere l’illuminazione. «Forse un modo ci sarebbe! Perché non le portate le api?» Solo in quel momento Babbo Natale capì: sono le api a regalare la primavera. «Gli animali sono spariti perché gli alberi non fanno frutti. E questo succede perché non ci sono insetti come le api, che impollinano i fiori. Però sarebbe un regalo fuori da ogni regola…» disse Babbo Natale.

Circondati dalle api, i tre si infilarono le tute gialle che servono a non farsi pungere. «La natura è un ciclo» disse Babbo Natale. «Il seme lentamente diventa albero…» «… che in primavera fa i fiori…» continuò Bice. «… che poi diventano frutti…» proseguì la Befana.

La consegna del regalo

E cosi arrivarono a casa di Neve, che viveva in una casa famiglia. Poggiarono l’arnia con le api sotto un albero così queste, giorno dopo giorno, avrebbero impollinato i fiori e portato la primavera in città. Babbo Natale, lasciò una lettera a Neve che diceva cosi: Cara Neve, nessuno, o quasi, nota le api. Sono esseri piccoli, eppure importanti. Come i bambini. Senza di loro, la bellezza del mondo scomparirebbe.

Neve aprì l’arnia e fece volare le api. Babbo Natale e la Befana tornarono a casa contenti.

 

Il lieto fine

Questa storia non finisce così, dovete leggere il Babbo Natale fa gli straordinari di Michele D’Ignazio  (Autore), S. Olivotti edito Rizzoli. Si conferma divertente, creativo e con un finale che non ti aspetti, proprio come Il secondo lavoro di Babbo Natale.

 

 

L’autore

Abbiamo chiesto a Michele D’Ignazio di raccontarci questi due libri ed ecco cosa ci ha detto.

Con “Il secondo lavoro di Babbo Natale” volevo raccontare come sia importante affrontare i cambiamenti (a volte difficili) con lo spirito giusto. Dalle difficoltà si può uscire più forti e alla fine è così che ci si riesce. I bambini lo sanno e sono bravissimi a trovare il meglio da ogni situazione, a stare bene con poco. Forse, a volte, siamo noi adulti che ci ingarbugliamo. È un racconto da leggere insieme, infatti. Perchè io credo che la buona letteratura per ragazzi abbia l’importante compito di unire le generazioni, essere bella e utile per tante età.

Con “Babbo Natale fa gli straordinari”, invece, volevo scrivere una storia sulle api, parlando della loro importante. E quando i bambini, entusiasti del “Secondo lavoro di Babbo Natale”, mi hanno chiesto a gran voce di scrivere un seguito, ho pensato che era il momento giusto per calare Babbo Natale nei panni di un apicoltore e scrivere di come le api sono esseri piccoli. Eppure molto importanti. Senza di loro la bellezza del mondo scomparirebbe.

Ma ovviamente, nei due libri c’è molto di più: tante lettere, soprattutto dei bambini; i loro sogni e i loro desideri, l’importanza di trovare un giusto equilibrio con la natura che ci circonda, un invito alla collaborazione, soprattutto nei momenti difficili (credo che siano i primi libri in cui Babbo Natale e la Befana sono soci e lavorano insieme, formando una cooperativa). E infine l’importanza, per tutti, di cercare la proprià felicità.

Mi sono divertito molto a scrivere queste due storie, spaziando dalla piccole alle grandi cose. Da un dettaglio si deve aprire un mondo. È ciò che mi piace fare. Raccontando sempre, a grandi e bambini, la bellezza e la meraviglia.

Storie su Babbo Natale

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Guardate il tutorial per costruire un’ape 🙂

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