In questa sezione ci sono solo fiabe per bambini inedite e originali, scritte da noi.
C’era una volta una coccinella sfortunata. Si chiamava Frollina a causa della forma particolare delle macchioline nere che ricoprivano il suo corpicino di colore rosso acceso. Tutti le volevano bene perché era speciale. Portava fortuna a chiunque la incontrasse. Il suo era un dono ma a volte anche una vera scocciatura.
Tutti le chiedevano aiuto per qualunque difficoltà. Pensavano che lei avesse la soluzione ad ogni problema. Era sempre presente quando un uccellino doveva imparare a volare, quando una farfalla stava per nascere o quando uno sciame di api doveva eleggere la sua regina.
La presenza di Frollina era indispensabile per la buona riuscita di ogni evento importante. Ciò che tutti non sapevano, però, era il fatto che fosse sfortunata.
Il suo dono non serviva ad aiutarla quando era nei guai. Una volta cadde in una pozzanghera e si macchiò di fango. Rischiò di annegare non riuscendo a volare a causa delle ali appesantite. Se non avesse cominciato a piovere non si sarebbe salvata.
Un’altra volta, invece, decise di dormire su un petalo di rosa ma un’ape la cacciò in malo modo facendola cadere sul dorso di un riccio.
Frollina, che era davvero stufa delle sue disavventure, decise un giorno di recarsi dalla gatta Margot, famosa per le sue conoscenze di magia. Tuttavia, dato che non avrebbe ricevuto aiuto senza darle nulla in cambio, si rivolse a Lucina, una talpa cui aveva prestato soccorso in un momento di difficoltà.
Successe, infatti, che in un periodo di siccità non riuscisse a procurarsi dell’acqua. Allora la coccinella le portò delle goccioline di rugiada raccolte in piccole foglioline. La talpa procurò a Frollina una polverina d’oro trovata sottoterra, che avrebbe destato subito lo stupore e l’ammirazione della gatta.
Ricevuto il prezioso regalo, la maga comunicò il suo responso. Per diventare fortunata, la coccinella avrebbe dovuto rinunciare al suo dono. Questo avrebbe significato non poter più aiutare gli altri, ma in compenso essere protetta da ogni pericolo.
Frollina non ci mise molto tempo a capire quale fosse la cosa giusta da fare. Salutò Margot e tornò dalla talpa per chiederle consiglio sulla decisione da prendere. Dopo averle parlato dell’incontro e della possibilità di porre fine ai suoi problemi, le chiese:
“Cara Lucina, tu mi vuoi bene?“
“Certo che te ne voglio!“, le rispose la talpa.
“Tutti mi vogliono bene solo perché li aiuto a risolvere i loro guai!“, esclamò la coccinella affranta.
“Cara Frollina, ti voglio bene! Te ne avrei voluto anche se tu non mi avessi aiutata quando ero in difficoltà. Sei diventata mia amica non appena ti sei avvicinata spontaneamente a me, preoccupata per come stessi.
Sicuramente molti cercano di conquistarsi la tua simpatia solo per dei loro tornaconti, ma ricorda che c’è sempre qualcuno che lo fa perché ha bisogno di un amico vero con cui parlare di tutto e a cui chiedere il regalo più grande, quello di essere amato e apprezzato così com’è.
Frollina, se sei stanca di sacrificare la tua fortuna per darla agli altri sei ancora in tempo per andare da Margot e farle compiere l’incantesimo“.
“No“, rispose la coccinella con le lacrime agli occhi, “…mi lasci pure soltanto il mio dono. Ora ho capito quanto io sia fortunata. Posso aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno, ma soprattutto ho un’amica che crede in me e che non mi abbandonerà mai“.
Libro consigliato: Le avventure di Posso.
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Ascolta la fiaba letta da Mariarosa Grieco.
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Vittoria Starace
Dottoressa in Filologia, letterature e storia dell’antichità.
Mariarosa Grieco
Speaker per passione