Ricevere degli scherzi non è sempre una cattiva cosa, soprattutto se, per colpa di uno scherzo, si riesce a conoscere Babbo Natale, salvare il Natale e vivere la magica notte degli Elfi.
Il cugino di Geronimo Stilton, Trappola, ha deciso di scrivere un libro di scherzi, e per farlo li realizza usando Geronimo come cavia. Gli scherzi sono simpatici ma non leggeri, infatti per uno scherzo, Geronimo, la sorella Tea e il nonno Torquato, hanno sono svenuti, poteva andare peggio. Ecco come è andata.
Scherzo numero 1
La mattina del 24 Dicembre, Geronimo Stilton si sveglia e sente un gran freddo, fuori la finestra c’è pioggia, vento, neve, grandine, un tornado. Accende la radio e sente: Previsioni del tempo di oggi. Poveri voi, prevediamo un tempo tremendo in tutta l’Isola la dei Topi… ma soprattutto nella città di Topazia… e soprattutto nella zona di Via del Borgoratto… e soprattutto al numero 8 di Via del Borgoratto… e se vi chiamate Geronimo Stilton, dovete stare attenti.
L’annunciatore alla radio proseguì: – Oggi farà freddo, troppo freddo, ci saranno meno 15 gradi sottozero, anzi meno 20, anzi addirittura… chissà… forse anche meno 25, magari anche meno 50 gradi sottozero!!!
Geronimo preoccupatissimo, indossò quasi tutti gli abiti che aveva e uscì di casa con una stufa. Tutti i passanti ridevano e anche suo cugino, Trappola, che aveva inviato un finto messaggio alla radio, messo un pannello per gli effetti speciali alla finestra, e modificato il riscaldamento con l’aria condizionata a casa di Geronimo.
Scherzo numero 2
Vuoi una caramella, cugino? Io sorpreso ringraziai: – Ehm, sì, grazie! Lui con un gesto da prestigiatore me la ficcò in bocca, RIDACCHIANDO: – Toh, eccoti la caramella, he he he!
SCHERZO NUMERO 2: caramella all’aglio, prodotta dalla Premiata Ditta Trappola! Prese furiosamente appunti: – Esperimento numero due, caramella all’aglio… riuscito! Ecco! Se andiamo avanti così, il mio libro sugli scherzi sarà finito in fretta, anzi in frettissima, anzi in frettissimissima!
Scherzo numero 3
Geronimo, sua sorella Tea, suo cugino Trappola e suo nonno Torquato (fondatore dell’Eco del Roditore) erano in redazione, perchè per il nonno il 24 Dicembre non è una festa importante e voleva trovare tra tutti e tre il suo degno erede.
Fu allora, solo allora, proprio allora, che mi parve che qualcuno ci spiasse dalla finestra… Sì, c’era proprio qualcuno! Io gridai: – Mi sembra di aver visto qualcuno come un’OMBRA… Trappola gridò: – Stavolta hai ragione, un’OMBRA cugino… C’è un’OMBRA… Tea gli fece eco: – Pare anche a me di aver visto un’OMBRA… Il nonno sbuffò: – Poffartopo, un’ombra, sì.
Tutti e quattro corsero fuori dalla porta dell’Eco del Roditore e fu allora che gli cadde sulla testa un enorme pezzo di ghiaccio!
Feci appena in tempo a sentire Trappola che strillava: – Acc… mi sono dimenticato del mio SCHERZO NUMERO 3: lastra di ghiaccio sul cranio! Stavolta ci sono cascato anch’io!
Gli Elfi Biffo e Biffa Sbuffi
Poi svennero tutti quanti e quando riaprirono gli occhi, si ritrovarono davanti due tipetti piccoli e magrolini, che indossavano una bizzarra tunica verde e delle calze a righe. Sulla testa portavano un cappello a punta, i quali iniziarono ad accusare Geronimo e i suoi di aver bloccato il NATALOMETRO e che Babbo Natale non aveva più voglia di costruire giocattoli. Il Natale era in pericolo!
Geronimo e i suoi non capivano, cosi gli Elfi, gli soffiarono una polverina magica addosso e li portarono con se nel regno di Babbo Natale.
Non vi raccontiamo tutta la storia, ma vi consigliamo di acquistare il libro!
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