Il 6 luglio è la giornata internazionale del bacio e per festeggiarla vogliamo parlarvi di fiabe con bacio classiche e moderne, anche se nelle versioni originali il bacio non è presente.
1) La bella addormentata nel bosco.
Un giorno una regina partorì una bambina e per festeggiare organizzarono una festa, durante la quale le fate invitate formulavano i loro auspici. Una fata che voleva vendicarsi perché‚ non era stata invitata, disse ad alta voce: “A quindici anni, la principessa si pungerà con un fuso e cadrà a terra morta.“
L’ultima fata disse: “La principessa non morirà ma cadrà in un sonno profondo che durerà cento anni.“
Un giorno, la principessa salì sulla torre del castello e trovò una vecchina che filava, prendendo un ago si punse ad un dito e si addormentò.
La fiaba, nata circa nel 1300, racconta la storia della principessa Zellandine e il suo amore per Troylus. Il padre della ragazza vuole mettere l’amante alla prova, così parte lasciando la figlia in un sonno incantato.
A questo punto il principe non sveglia la ragazza con un bacio, ma la mette incinta nel sonno. Sarà poi il figlio, avuto da questo rapporto, che sveglierà Zellandine. La storia si conclude con il matrimonio di Zellandine e Troylus.
La protagonista della storia di Basile, una precedente versione dell’attuale Bella Addormentata, è una ragazza chiamata Talia, figlia di un “gran signore”, che cade come morta a causa di una “lisca di lino” che le si infila sotto un’unghia.
Un re, che stava cacciando da quelle parti, un giorno entrò nel palazzo e trovò Talia su un baldalchinno. Il re cercò di svegliarla, ma non riuscendoci ebbe un rapporto con lei mentre dormiva. Dopo 9 mesi nacque nacquero due gemelli, che cercando il seno materno succhiarono invece il dito della madre, facendo così uscire la lisca di lino e permettendo a Talia di svegliarsi.
2) Biancaneve e i sette nani.
La principessa Biancaneve venne allontana dalla matrigna del regno e si rifugiò in una casetta dove iniziò a vivere con sette nani. La matrigna, gelosa della sua bellezza, fece di tutto per farla addormentare per sempre, ma ad ogni tentativo lo specchio magico le ricordava che era sempre Biancaneve la più bella del reame.
Un giorno, travestita da commerciante, le offrì una mela avvelenata e Biancaneve cadde in un sonno profondo. I sette nani, convinti che fosse morta, le costruirono una bara di cristallo.
La storia conosciuta a tutti vuole che il principe le diede per risvegliarla. Ma la versione dei Fratelli Grimm dice altro. E cioè che il principe chiese ai nani di portare con se la bara per continuare a vederla ogni giorno.
Il principe ordinò ai suoi servi di portarla sulle spalle fino al regno, ma camminando, i servi iniziarono a strattonare la principessa, stufi del fatto che il principe amasse quello che era considerato un cadavere. In questo modo, il pezzo di mela uscì dalla bocca di Biancaneve e cosi si risvegliò.
Un colpo di fortuna che la Disney, nella versione cartoon, decide di sostituire con il bacio del principe… e vissero felici e contenti.
3) Il re Ranocchio.
Un giorno, una principessa, perse la sua palla d’oro nel bosco e un rospo, che era nel laghetto accanto, gliela trovò. In cambio chiese di essere portato con lei al palazzo reale, ma la principessa rifiutò.
Dopo qualche giorno il rospo si presentò al palazzo e il re, sentita la storia, ordinò alla principessa di ospitarlo, di farlo dormire con lei in camera.
Ma quando fu a letto, il ranocchio disse: – Sono stanco, voglio dormir bene come te: tirami su, o lo dico a tuo padre.
Allora la principessa, arrabbiata, lo prese e lo gettò con tutte le sue forze contro la parete: – Adesso starai zitto, brutto ranocchio!
Quello che non tutti sanno è che nella versione originale dei fratelli Grimm, la principessa, non bacia il rospo.
Dopo aver battuto sulla parete, cadde a terra, e si trasformò in un principe in carne ed ossa. Anche per questa fiaba quindi è stato inventato un finale con bacio.
Certo meglio un bacio come finale che, un rospo sbattuto al muro, un pezzo di mela che salta fuori da una bocca, o una principessa violentata nel sonno.
Con i nuovi autori, con le storie moderne, i finali di fiaba non sono cosi forti e violenti come secoli fa, ma anche le donne non sono più cosi belle e addormentate.
Un esempio? La fiaba Il bacio della principessa.
La principessa Rospina, aveva un grande sogno: possedere una motocicletta. Ovviamente i genitori, non potevano assecondare questo suo carattere da maschiaccio, ma anzi iniziarono a parlare di matrimonio e quindi bisognava cercare un principe ranocchio per farla sistemare.
Ma in questa fiaba, di principi ranocchi da sposare, non ce ne sono.
«La leggenda narra di quell’unico rimasto che era stato trasformato in principe umano da una terribile fattucchiera»…
Ma vuoi vedere, che la principessa de Il Re ranocchio dei fratelli Grimm, dopo il matrimonio, è diventata una fattucchiera? Sarà come diventata come tutte le donne…
La soluzione per la principessa Rospina era quella di rompere l’incantesimo che ha reso il rospo un essere umano e riportarlo allo stato di rospo. Insomma prendersi il marito di un’altra.
Per trovare il rospo furono attivati i giornalisti e la stampa, per diffondere la notizia, ma il rospo reso principe non fu trovato, si presentò invece un altro pretendente e a quel punto la principessa Rospina fu costretta a sposarsi.
Come va a finire, non posso raccontarvelo, vi consiglio il libro, però se avete intuito il caratterino della protagonista potete farvi un’idea!
Le fiabe con bacio finale ci saranno sempre ma il bacio alla fine è cosi importante per le storie moderne? Soprattutto perchè le principesse dei fratelli Grimm forse non ci sono ora sono più quelle raccontate in Le Principesse Coraggiose.
E a queste principesse, servono davvero i baci dei principi?