Le Filastrocche di Carnevale di Gianni Rodari sono belle e divertenti come tutti i suoi testi. Tanti personaggi Arlecchino, Colombina, Pulcinella, gli Indiani Cu-Cu, e storie che raccontano il Carnevale, fanno divertire grandi e piccini!
Abbiamo provato a raccogliere le filastrocche più belle e più famose e le abbiamo raccontate con due splendide voci: di Mariarosa Grieco e Maurizio Repetto. I Disegni di Mariachiara Cattaneo.
Scegliete le filastrocche di Carnevale di Gianni Rodari che vi piacciono di più e ascoltatele insieme ai vostri bimbi.
Se nel nostro elenco di Filastrocche di Carnevale ne manca qualcuna, scriveteci via Facebook o Instagram e l’aggiungeremo con piacere.
Lista delle Filastrocche
- Gli indiani Cu-Cu
- Pranzo e cena
- Il vestito di Arlecchino
- L’invenzione di Pulcinella
- Una volta per errore
- Viva i coriandoli di Carnevale
- Il gioco dei se
- Carnevale
- Per fare un vestito ad Arlecchino
Gli indiani Cu-Cu ?

Conosci la tribù
degli indiani Cu-Cu?
C’è l’indiano Cuore
che raccoglie le more.
C’è l’indiano Cuoco
che accende il fuoco.
C’è Cuoio un indianone
che fa lo stregone.
C’è Scuola l’indiana
che fila e tesse la lana.
Conosci la tribù
degli indiani Cu-Cu?
Se li scrivi con la Q
ride tutta la tribù.
Pranzo e cena ?
Pulcinella ed Arlecchino
cenavano insieme
in un piattino:
e se nel piatto
c’era qualcosa
chissà che cena appetitosa!
Arlecchino e Pulcinella
bevevano insieme
in una scodella
e se la scodella
vuota non era
chissà che sbornia, quella sera!
Il vestito di Arlecchino ?

Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano,
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone
bolognese e dottorone:
– Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene il mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta.
L’invenzione di Pulcinella ?

Signori e signori, fatevi avanti
più gente entra, più siete in tanti!
Correte a vedere la grande attrazione,
la formidabile invenzione.
Non sono venuto su questo mercato
per vendere il fumo affumicato.
Non sono venuto a questa fiera
per vendere i buchi del gruviera.
Il mio nome è Pulcinella
ed ho inventato la moz – za – rel – la!
Da questa parte, signori e signore
son Pulcinella il grande inventore!
Per consolare i poveretti
ho inventato gli spaghetti.
Per rallegrare a tutti la vita
creai la pizza Margherita!
Olio, farina, pomodoro
nulla vale questo tesoro.
Ad ascoltarlo corre la gente,
si diverte… e non compra niente.
Una volta per errore ?
Una volta per errore
un corridore ciclista
vinse una toppa
invece di una tappa.
Bel premio per un vincitore.
Alla vista di quello straccio
lui corre alla giuria:
“Che cosa me ne faccio?”
“Una toppa è utilissima
gli fanno osservare,
puoi metterla sui gomiti,
sui ginocchi, dove ti pare.
Se poi vinci altre toppe
e le cuci per benino
avrai per Carnevale
un costume da Arlecchino”.
Viva i coriandoli di Carnevale ?

Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perchè i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
Il gioco dei se ?

Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.
Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.
Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa
Carnevale ?
Carnevale in filastrocca,
con la maschera sulla bocca,
con la maschera sugli occhi,
con le toppe sui ginocchi:
sono le toppe d’Arlecchino,
vestito di carta, poverino.
Pulcinella è grosso e bianco,
e Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalon dei Bisognosi
“Colombina,” dice, “mi sposi?”
Gianduia lecca un cioccolatino
e non ne da niente a Meneghino,
mentre Gioppino col suo randello
mena botte a Stenterello.
Per fortuna il dottor Balanzone
gli fa una bella medicazione,
poi lo consola: “E’ Carnevale,
e ogni scherzo per oggi vale.”
Per fare un vestito ad Arlecchino ?
Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano,
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone
bolognese e dottorone:
– Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene il mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta.