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Filastrocche di Carnevale

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filastrocche di carnevale

Le Filastrocche di Carnevale sono testi molto amati dai bambini e spesso le maestre le utilizzano a scuola per stimolare i bambini all’uso della memoria giocando insieme.

Le Filastrocche di Carnevale che vi proponiamo sono diverse ma sono tutte legate da un unico filo conduttore “divertirsi”: scherzi, maschere, costumi, coriandoli, stelle filanti, maschere storiche come Arlecchino, Colombina, Pulcinella… Ce ne sono davvero per tutti i gusti!

Abbiamo provato a raccogliere le filastrocche più belle e più famose e le abbiamo raccontate con due splendide voci: di Mariarosa Grieco e Maurizio Repetto. I Disegni di Mariachiara Cattaneo.

Scegliete la filastrocca di Carnevale che vi piace di più e ascoltatela insieme ai vostri bimbi.

Se nel nostro elenco di Filastrocche di Carnevale ne manca qualcuna, scriveteci via Facebook o Instagram e l’aggiungeremo con piacere 🙂

Lista delle Filastrocche

  • Le Maschere (A.Sforna)
  • Carnevale di un bambino pauroso (K.Kackson)
  • Pirati, (di R.Piumini)
  • Sono una maschera siamo le maschere, (D.Volpi)
  • Il vestito dell’amicizia, (da “Le stagioni” ed. Leonardo)
  • Colombina (Ed. Fabbri)
  • Burattini (da “Guida Fabbri”, Fabbri Editori)
  • Carnevale (Monica Sorti)
  • Mascherine, (Piccolo mondo, Brescia, La scuola)
  • Carnevale, (F.Cardenti)
  • Urlo e rido…(Filastrocca popolare emiliana)
  • Il signor Coriandolone (da “Percorsi” ed. Raffaello editrice)
  • Stelle filanti (da “Impronte”, ed. Tresei scuola)
  • Il travestimento di Gianni (V.Cohen)
  • Il pagliaccio, (A.Misiti)
  • Piatto Pieno, Piatto vuoto (Patrizia Mauro)
  • Pagliaccio, (Ugo Betti)
  • Carnevale (Adatt: da R. Rompato)
  • Che allegria! (di G. Pisani)
  • Basta un cappello, (da “Impronte” ed. Tresei Scuola)
  • Filastrocca viva viva il Carnevale
  • La canzone delle mascherine
  • Carnevale
  • Arlecchino (L.Maraldi)
  • Filastrocca della tarantella di Carnevale
  • Viva, Viva, (di Solas Boncompagni)
  • Il vestito dell’amicizia
  • Le maschere (S.Antonelli)
  • Filastrocca di Carnevale (Giuseppe Bordi)
  • Il girotondo delle maschere
  • Filastrocca di Carnevale (Roberto Piumini)
  • Carnevale vecchio e pazzo (Gabriele D’Annunzio)
  • Carnevale che magia! (Patrizia Mauro)


  • Le Maschere (A.Sforna)

    filastrocca di carnevale le maschere

    Ogni anno sempre uguale
    si presenta Carnevale.
    Arlecchino variopinto
    va a passeggio, ma sospinto
    dalla dolce Colombina
    che è vestita da damina.
    Pulcinella sorride a garganella,
    mentre guarda Meneghino
    che saltella un pochettino
    Pantalone, dal cuore di leone, vuol picchiare Brighella
    che scappa dalla finestrella, ma anche fuori è carnevale,
    ed ogni scherzo vale. 


    Carnevale di un bambino pauroso, (K.Kackson) ?

    Vorrei una maschera
    così spaventosa
    che tremi la gente
    più coraggiosa:
    da strega a fantasma,
    da mostro o vampiro,
    da scheletro bianco
    che vaghi in giro
    tra gli alberi spogli
    del lume lunare
    così che la gente
    si metta ad urlare.
    E nessuno sappia che
    il più spaventoso di tutti i costumi
    ce l’ha il più pauroso!


    Pirati, di R.Piumini ?

    filastrocca di carnevale i pirati

    Il Capitano Nero ha un gran cannone
    che spara un gigantesco maccherone.
    La Capitana Rossa ha una mitraglia
    che spara i coriandoli e la paglia.
    Il Capitano Blu ha una rivoltella
    che spara solo semi di cannella.
    La Capitana Mary ha una pistola
    che spara caramelle di nocciola.
    Il Capitano Smith ha un archibugio
    che spara noccioline di ciliegio.
    La Capitana Jane ha una cannuccia
    che spara pisellini senza buccia.


    Sono una maschera siamo le maschere,  (D.Volpi) ?

    Sono una maschera dotta e sapiente:
    chiacchiero molto, concludo niente!
    Sono una maschera multicolore:
    di professione fò il servitore.
    Sono una maschera sempre affamata,
    bianco vestita e mascherata.
    Mia patria è Napoli, dove perfettinascono i piatti degli spaghetti.
    Siamo le maschere d’ogni regione,
    nate nell’epoche che sono passate
    ed ogni anno resuscitate
    per l’allegria universale
    di questi giorni di carnevale!


    Il vestito dell’amicizia, (da “Le stagioni” ed. Leonardo) ?

    Arlecchino, poverino
    non aveva vestitino.
    Ogni bimbo gli ha portato
    un pezzetto colorato
    e la mamma gli ha cucito
    un bellissimo vestito.
    E’ di tanti bei colori
    come tanti sono i cuori,
    che han donato la letizia
    con un gesto d’amicizia.


    Colombina Ed. Fabbri. ?

    filastrocca di carnevale colombina

    Colombina di mezza sera
    cerca, cerca la primavera
    la più bella che ci sia
    se la vuole portar via.
    Ecco qua che l’ha trovata
    tutta bella incipriata
    con le scarpe di cioccolata
    Colombina alla sera va.
    Alla sera di Carnevale
    Colombina andò a ballare
    da un vecchio Barbablù
    che saresti proprio tu…


    Burattini (da “Guida Fabbri”, Fabbri Editori) ?

    Son di legno, son piccini,sono svegli e birichini,
    sempre buoni
    e ubbidienti,
    sempre allegri e sorridenti,
    son la gioia dei bambini:
    viva, viva i burattini.
    Pulcinella e Arlecchino,
    Stenterello e Meneghino,
    e Brighella e Pantalone,
    Beppe Nappa e Balanzone,
    fanno ridere i bambini:
    viva, viva i burattini.


    Carnevale (Monica Sorti) ?

    Festa di popolo e di tradizione,
    costumi e maschere per l’occasione,
    mille coriandoli e stelle filanti,
    carri allegorici, tanti ma tanti.
    Sfrigola l’olio nelle padelle
    per preparare frappe e frittelle,
    son giorni in cui non sta a dieta nessuno
    perché tra poco comincia il digiuno.
    Festa di genti di tutto il mondo,
    unisce i popoli in un girotondo,
    perché Carnevale è ovunque davvero
    a Venezia, a Viareggio e a Rio de Janeiro.

    Monica Sorti


    Mascherine, (Piccolo mondo, Brescia, La scuola) ?

    Carnevale, oilì, oilà!
    Arlecchino, eccolo qua!
    C’è Rosaura birichina
    che uno scherzo ti combina
    con le lunghe striscioline,
    con coriandoli e palline!
    Passan mille mascherine,
    Pantaloni e Colombine!
    Carnevale oilì, oilà,
    sei tornato, eccoti qua!


    Carnevale, F.Cardenti. ?

    Ogni scherzo a Carnevale
    tutti dicono che vale,
    purché ognuno sia educato
    e non troppo esagerato.
    Or facciamo un girotondo
    per unire tutto il mondo
    con la nostra compagnia,
    la più bella che ci sia.


    Urlo e rido…(Filastrocca popolare emiliana) ?

    Sono allegro, son contento
    sia che piove e tiri vento
    e per quello che io faccio,
    ridon tutti: son pagliaccio.
    Porto scarpe molto grosse,
    faccio sempre degli inchini,
    le mie labbra tutte rosse
    fanno ridere i bambini.
    Col mio brutto cappellaccio,
    mi presento: son pagliaccio,
    salto, ballo, canto e suono,
    mi dimeno e cado a terra.
    Il mio cuore è tanto buono,
    vuole pace e non la guerra.
    Inseguito da un cagnaccio,
    urlo e rido: son pagliaccio.
    Vedo il mondo tutto rosa,
    con la gente più contenta,
    che si abbraccia calorosa,
    mentre libera diventa.
    Scivolando sopra il ghiaccio,
    vi saluto: son pagliaccio.


    Il signor Coriandolone (da “Percorsi” ed. Raffaello editrice) ?

    Il signor Coriandolone
    che era un gran mangione,
    ha divorato un piccione a colazione
    si è riempito il pancione
    che sembrava un pallone
    poi è andato a riposare
    sul suo lettone arancione.


    Stelle filanti (da “Impronte”, ed. Tresei scuola) ?

    Perché si chiamano stelle filanti?
    Non sono mica stelline del cielo!
    Ma sono strisce a colori sgargianti,
    fatte di carte che pare di velo.
    Sembran piuttosto festoni gettati
    da casa a casa, da pianta a pianta;
    collane, dondoli colorati,
    dove il vento ci balla e ci canta.
    Poi nelle sere di luna piena
    un raggio d’oro ci fa l’altalena.


    Il travestimento di Gianni (V.Cohen) ?

    Per travestirsi, Gianni ha inventato
    un bel costume assai colorato: ha provato a mettersi addosso
    un berretto di color rosso,
    ha preso poi un pigiama a papà
    e una camicia
    che a mamma non sta.
    Con dei cuscini e si è tutto imbottito;
    è proprio buffo con questo vestito.


    Il pagliaccio,  (A.Misiti) ?

    Il pagliaccio Michelino
    è tanto buffo
    nella tuta verde a sbuffo
    ha il naso a palla rosso
    con la bocca larga fa smorfie
    a più non posso.
    Con gli occhioni tristi blu
    guarda di qua, di là
    su e giù.


    Piatto Pieno, Piatto vuoto ?

    Carnevale, gran mangione,
    ha riempito il suo pancione
    con lasagne e con frittelle,
    cioccolato e caramelle.
    Pulcinella, poverino,
    non ha niente nel pancino…
    neanche l’ombra di spaghetti,
    di frittata o di dolcetti!
    Questo accade, cari miei,
    per il mondo a molta gente:
    c’è chi ha tanto, tanto, tanto
    e chi, invece, non ha niente…

    Patrizia Mauro


    Pagliaccio, (Ugo Betti) ?

    filastrocca di carnevale il pagliaccio

    Ed ecco un flauto si mette a suonare.
    Allora un pagliaccio rosso
    coperto di campanellini
    esce a ballare con lazzi ed inchini!
    E tenta una capriola…Fa finta di farsi male…
    Ride…
    Si drizza con un salto mortale!
    Poi s’arrampica come fa il gatto
    per acchiappare i pipistrelli.
    E poi fa finta di ruzzolare
    perché ridano tutti quanti.


    Carnevale, (Adatt: da R. Rompato) ?

    Su bambini
    ci dobbiamo mascherare,
    metter su baffi e barbone
    ben dipinti col carbone:
    nel solaio ricercare
    qualche naso di cartone.
    Su bambini
    ci dobbiamo mascherare
    e andare per la via
    in allegra compagnia.


    Che allegria! di G. Pisani ?

    Guarda, mamma, nella via
    quanta gente e che allegria!
    Che bizzarre mascherate,
    dalla banda rallegrate!
    Quante voci, quanti fiori,
    quanta gioia inonda i cuori!
    Vedo Cecca e Meneghino,
    Scaramuccia ed Arlecchino,
    e quell’altro? Ah, è Trivella,
    che dà il braccio a Pulcinella!
    E quel goffo Pantalone
    con i baffi… di cartone?
    Or s’avanzano bel bello
    e Pagliaccio e Stenterello…
    Senti, senti, mia mammina,
    che gazzarra! Una ventina
    di giocondi fanciulletti
    mascherati da folletti.


    Basta un cappello, (da “Impronte” ed. Tresei Scuola)

    Basta un cappello vecchio
    due baffoni
    disegnati sul viso coi carboni
    e una gran pancia fatta col guanciale
    per divertirsi tanto a Carnevale.


    Filastrocca viva viva il Carnevale ?

    Viva viva il carnevale,
    con il pepe e con il sale
    la tristezza manda via
    e ci porta l’allegria!
    Fischi canti suoni e balli
    la vecchietta vuol ballare
    ed il nonnetto vuol cantare.
    Ad un tratto vedo il babbo
    travestito da indiano.
    Chi si veste da Arlecchino
    chi da Zorro o da Pinocchio
    chi da gatto o da fatina
    da pagliaccio o da soldato!
    Com’è bello Carnevale
    che schiamazza per le strade
    fa scordare ogni male.
    Viva viva il Carnevale.


    La canzone delle mascherine ?

    Un saluto, a tutti voi;
    dite un po’ chi siamo noi?
    Ci guardate e poi ridete?
    Oh! mai più ci conoscete!
    Noi scherziam senza far male,
    Viva, viva il Carnevale!
    Siamo vispe mascherine,
    Arlecchini e Colombine,
    diavolini, follettini,
    marinai bei ciociari
    comarelle, vecchierelle:
    noi scherziam senza far male,
    viva, viva il Carnevale!
    Vi doniamo un bel confetto,
    uno scherzo, un sorrisetto;
    poi balliamo poi scappiamo.
    Voi chiedete:
    Ma chi siete?
    Su pensate, indovinate.
    Siamo vispe mascherine,
    Arlecchini e Colombine,
    diavolini, follettini,
    marinai bei ciociari
    comarelle, vecchierelle:
    noi scherziam senza far male,
    viva, viva il Carnevale!


    Carnevale ?

    Che fracasso!
    Che sconquasso!
    Che schiamazzo,
    mondo pazzo!
    E’ arrivato Carnevale
    buffo e pazzo,
    con le belle mascherine,
    che con fischi, frizzi e lazzi,
    con schiamazzi,
    con sollazzi,
    con svolazzi di sottane
    e di vecchie palandrane,
    fanno tutti divertir. Viva, viva Carnevale,
    che fischiando, saltellando,
    tintinnando, viene innanzi e non fa male;
    con i sacchi pieni zeppi
    di coriandoli e confetti,
    di burlette e di sberleffi,
    di dispetti,
    di vestiti a fogge strane,
    di lucenti durlindane,
    di suonate, di ballate,
    di graziose cavatine,
    di trovate birichine!


    Arlecchino (L.Maraldi) ?

    filastrocca di carnevale Arlecchino

    Con un saltello ed un inchino
    eccomi a voi: sono Arlecchino.
    Son fra le maschere di Carnevale
    la più festosa, la più geniale.
    Il mio vestito? Fu una sorpresa,
    lo cucì la mamma con poca spesa
    perché potessi ben figurare
    al grande ballo di Carnevale.
    Son far scherzetti, son birichino:
    rido alla vita, come un bambino:
    saluto tutti anche a distanza
    con un leggero passo di danza.


    Filastrocca della tarantella di Carnevale ?

    C’era una volta il signor Arlecchino
    che a tutti quanti faceva l’inchino
    e se nessuno gli offriva il caffé
    lui si girava e faceva pee pee.
    E Pulcinella, che è un gran imbroglione,
    si divertiva a fare il burlone;
    scherzava sempre e faceva arrabbiare
    chi non voleva per niente giocare.
    Ecco con noi il signor Balanzone
    che da tutti quanti pretende attenzione,
    e se nessuno vuole ascoltare
    resti con noi e si metta a cantare.
    Ma la più bella e anche carina
    fra tutti quanti è Colombina,
    si veste bene ed elegante,
    usa un profumo troppo piccante.
    Ma che cos’è, cosa non è,
    è Carnevale
    trallallero trallallà.


    Viva, Viva, di Solas Boncompagni ?

    Viva, viva Balanzone,
    il dottore sapientone.
    Viva, viva l’Arlecchino
    che di toppe si vestì.
    Viva, viva Pulcinella
    che fa rima con Brighella.
    Viva, viva Colombina
    che non dice mai di sì.
    Viva, viva Stenterello
    che ricorda Farfarello.
    Viva, viva Pantalone
    che di rosso si vestì.
    Viva, viva Facannappa
    che fa rima con la pappa.
    Un evviva anche a Pinocchio.
    La canzone ha fine qui.


    Il vestito dell’amicizia ?

    Arlecchino, poverino
    non aveva vestitino.
    Ogni bimbo gli ha portato
    un pezzetto colorato
    e la mamma gli ha cucito
    un bellissimo vestito.
    È di tanti bei colori
    come tanti sono i cuori
    che han donato la letizia
    con un gesto d’amicizia.


    Le maschere ?

    Io sono fiorentino
    vivace e birichino;
    mi chiamo Stenterello
    l’allegro menestrello.
    Cantando stornellate
    fo far mille risate.
    Ed ecco qua Brighella,
    la più brillante stella
    del gaio carnevale
    quando ogni scherzo vale…
    Arrivo io ballando,
    scherzando e poi saltando.
    Mi chiamano Arlecchino
    e sono il più carino.
    Mi chiamo Pantalone:
    il vecchio brontolone;
    ma in tutto onor vi dico:
    “Io sono vostro amico”.
    Ed io son Pulcinella!
    La maschera più bella.
    Oh oh, che ballerino,
    somiglio ad un frullino…

    S. Antonelli


    Filastrocca di Carnevale ?

    Filastrocca di Carnevale
    fai uno scherzo niente male
    getta acqua di ogni colore
    e lava via tutto il grigiore.
    Togli lo sdegno da ogni viso
    curva le labbra in un sorriso
    riempi le bocche di belle risate
    e le strade di carri e parate.
    Regala al cielo le stelle filanti
    ai disillusi due occhi sognanti
    spargi coriandoli per la via
    riporta nei cuori la fantasia.
    Porta un costume a tutti noi
    facci giocare a essere eroi
    e sotto questi mascheramenti
    saremo tutti felici e contenti.

    Giuseppe Bordi


    Il girotondo delle maschere ?

    È Gianduia torinese
    Meneghino milanese.
    Vien da Bergamo Arlecchino
    Stenterello è fiorentino.
    Veneziano è Panatalone,
    con l’allegra Colombina.
    Di Bologna Balanzone,
    con il furbo Fagiolino.
    Vien da Roma Rugantino:
    Pur romano è Meo Patacca.
    Siciliano Peppenappa,
    di Verona Fracanappa
    e Pulcinella napoletano.
    Lieti e concordi si dan la mano;
    vengon da luoghi tanto lontani,
    ma son fratelli, sono italiani.


    Filastrocca di Carnevale ?

    Io mi vesto da pompiere,
    tu da vespa o candeliere,
    lui da essere spaziale:
    travestirsi non è male!
    Io mi vesto da regina,
    tu da sacco di farina,
    lei da frate o da serpente:
    travestirsi è divertente!
    Io mi vesto da canguro,
    tu da cavolo maturo,
    lui da papera o da cuoco:
    travestirsi, che bel gioco!

    Roberto Piumini


    Carnevale vecchio e pazzo ?

    filastrocca carnevale vecchio e pazzo

    Carnevale vecchio e pazzo
    s’è venduto il materasso
    per comprare pane, vino,
    tarallucci e cotechino.
    E mangiando a crepapelle
    la montagna di frittelle
    gli è cresciuto un gran pancione
    che somiglia ad un pallone.
    Beve, beve all’improvviso
    gli diventa rosso il viso
    poi gli scoppia anche la pancia
    mentre ancora mangia, mangia.
    Così muore il Carnevale
    e gli fanno il funerale:
    dalla polvere era nato
    e di polvere è tornato.

    Gabriele D’Annunzio

    Carnevale che magia!

    A Carnevale sai cosa faccio?
    Mi travesto da pagliaccio
    per divertire parenti e amici
    perché mi piace vederli felici.
    Se indosso il camice da dottore
    guarirò i nonni da ogni malore
    e se gioco a fare il poliziotto
    catturo i birbanti in quattro e quattr’otto.
    Vestito da cuoco potrò cucinare
    per chi non ha niente da mangiare
    e con la corona da re della terra
    ordinerò di fermare la guerra.
    Certo, non basta un vestito diverso
    per trasformare l’universo
    ma a Carnevale, con la fantasia,
    ognuno può compiere questa magia.

    Patrizia Mauro





    Ascolta le filastrocche di Carnevale di Gianni Rodari.

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