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I cinque malfatti

Sono diverso e me ne frego. Sono diverso ed è una fortuna perché diverso non è sbagliato. Ecco la morale del libro I cinque malfatti.

Parto dalla morale di questa storia per consigliarvi di comprare il libro perché fa bene ai piccoli ma anche ai grandi.

Chi sono i malfatti

I malfatti sono cinque personaggi surreali, pieni di difetti, strani davvero, ce n’è uno che “era sbagliato dalla testa ai piedi. Un ammasso di stranezze. Una catastrofe.” Un giorno incontrano un tipo straordinario, di quelli perfetti, senza difetti, ah no, un difetto spacco ce l’hanno: criticano tutto.

Ti dicono come vivere la tua vita, ti dicono cosa devi fare e cosa no, ti elencano tutti i difetti che hai e cercano di proporti soluzioni che non sono costruttive e stimolanti per te ma solo utili a farti somigliare a loro.

Insomma di quelle persone da cui stare alla larga e che I cinque malfatti hanno saputo gestire benissimo.

Come vi dicevo all’inizio, vi consiglio di comprare questo libro perché ogni personaggio credo possa rappresentare ognuno di noi, se ognuno di noi accetta di avere difetti.

 

 

Io li ho visti come metafora di persone comuni, un po’ strambe, ma comuni, ma potrebbero essere la rappresentazione di persone o bambini che vivono importanti disabilità, come autismo, asperger o altre sindromi vincolate alle “disabilità”, quelli definiti non “normali”. Che poi, vai a capire che cosa è la normalità.

Il laboratorio

Cercando informazioni sul sito della casa editrice Topipittori, ho trovato questo articolo, nel quale si evidenzia un modo diverso di interpretare i personaggi e il valore diverso che assume un testo se letto da giovani teste, soprattutto se fatto con l’associazione Aspadir.

L’esperienza del laboratorio realizzato con I cinque Malfatti ha corroborato la convinzione che la letteratura e l’illustrazione sono territori d’incontro. Lì, i bambini e le bambine abitano la stessa storia,ma ognuno costruisce il suo significato personale. Si tratta di luoghi in cui non c’è spazio per il giudizio e questo permette di limitarsi a essere se stessi.

Queste illustrazioni mi hanno fatto tornare in mente i miei disegni di bambina, quelli che si chiamano scarabocchi, ma poi perché scarabocchi? Se ci pensate, dal punto di vista dei malfatti, potevano essere dei capolavori.

E ribaltando il punto di vista che si vedono le cose in maniera diverse. Leggete cosa hanno fatto degli alunni di una classe leggendo questo libro e come le maestre hanno compreso il valore di parlare di malfatti e benfatti.

Beatrice e il suo malfatto.

Sono diverso e me ne frego. Diverso non è sbagliato.

Libri che parlano del valore di essere unici

1) Il senso che ho di me

2) Julian è una sirena

3) Famiglie favolose

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