Gennaio sta quasi volgendo al termine… il freddo diventa sempre più pungente e bisogna coprirsi davvero bene! Voi conoscete il significato de i giorni della merla?
Molto diffuso soprattutto al nord Italia, questo famoso detto “i giorni della merla” non ha ovviamente delle basi scientifiche ma nasce da diverse storie e leggende popolari, con leggere differenze di localizzazione e trama.
Noi vi racconteremo la nostra personale versione della storia, perfetta da leggere ai bambini in questi giorni, abbinandoci poi un craft a tema. Scopriamo insieme perché gli ultimi giorni di gennaio, i più freddi dell’anno, sono chiamati “giorni della merla”.
LA NOSTRA STORIA SUI GIORNI DELLA MERLA
“Tanto tempo fa i merli avevano un meraviglioso piumaggio bianchissimo ed il becco e le zampe di un bel colore rosso vivace. Un giorno, verso la fine di gennaio, una famiglia di merli – papà, mamma e tre piccoli cuccioli – uscirono dal pagliaio dove si erano riparati per proteggersi dal freddo e si diressero verso il bosco per fare il nido.
Lungo il cammino incontrarono il vecchio Gennaio che se ne stava andando via e papà merlo, che era un burlone, gli disse: “Oramai non spaventi più nessuno”. Gennaio infatti, all’epoca, aveva solo 28 giorni!
Ma Gennaio, che era assai permaloso, si arrabbiò moltissimo e decise di restare nel bosco ancora un po’. Così il giorno seguente, cioè il 29, fece così tanto gelo che papà e mamma merlo iniziarono a preoccuparsi!!
Papà merlo iniziò a volare, per cercare un rifugio più caldo, ma intanto il tempo passava ed il freddo era davvero terribile! La mamma decise così di uscire coi piccoli alla ricerca di un nuovo rifugio più sicuro e accogliente e, poco distante, trovò un bel comignolo, caldo e fumante!
Il freddo non cessava e anche papà merlo fu costretto a raggiungere mamma merla e i suoi piccoli nel camino. Passarono tre lunghi, freddi, freddissimi giorni. Arrivò il 1 Febbraio con il suo primo tepore così i tre merli poterono finalmente uscire dal camino. Ma… cosa era successo? Nessuno riconosceva più l’altro!
“Chi sei?”
“Ma chi sei tu, piuttosto!!”
“Ma sono io mamma!”
Tutte le loro candide piume bianche erano completamente ricoperte dalla fuliggine! Anche le zampe erano nere, mentre il becco, invece che rosso ciliegia, era diventato giallo come il colore della polenta. Poiché questa era l’unica famiglia che aveva trovato un riparo sicuro, da quel giorno i merli nacquero tutti neri come il carbone.
Vi è piaciuta questa leggenda? Se conoscete delle varianti, contattateci e fatecele conoscere…ci piacerebbe poterle scoprire tutte quante!
LAVORETTO DA FARE CON I BAMBINI
Con i nostri bambini Giulia e Giacomo, abbiamo costruito una divertente ruota da utilizzare durante i nostri storytelling! È un’attività davvero divertente e che possono fare in completa autonomia (con l’adulto che supervisiona e aiuta in caso di necessità, ovviamente!)
Per realizzarla vi serviranno:
– Cartoncini (noi usiamo sempre scatole di riciclo, quelle delle brioches o biscotti sono perfette anche da colorare!!)
– Foglio bianco
– Tempere, pastelli, pennarelli (tecnica a piacere!)
– Forbici, punteruolo
– Un fermacampione
Ecco come realizzarla:
Tagliate su un cartoncino due cerchi con le stesse dimensioni. Su un foglio di carta (meglio se leggermente spesso o su un cartoncino leggero) disegnate la famiglia di merli a specchio, come nell’immagine che vedete qui sotto, lasciando una piccola linguetta esterna.
– Colorate i cerchi a piacere (noi abbiamo usato spugne e tempere). Ritagliate la finestra interna (noi l’abbiamo punteggiata).
– Colorate una famiglia di merli di nero mentre l’altra è da lasciare bianca, colorando solo becco e zampe (come narrato nella storia!).
– Colorate il comignolo e ritagliatelo. Incollatelo poi sotto la finestra che avete preparato precedentemente in uno dei due cerchi.
Ora bisogna assemblare tutti i pezzi praticando un piccolo foro al centro dove infilare il fermacampione: base inferiore, disegno con i merli, copertura superiore con finestra intagliata. Una volta ottenuta la ruota, rifinite con le forbici i bordi per avere una sovrapposizione perfetta delle tre componenti!
I nostri bambini si divertono molto a utilizzare questo tipo di supporto alla narrazione anche quando loro stessi vogliono raccontare in autonomia una storia a noi e ai loro amici (anche pupazzi!), inventando anche nuove trame e racconti.
Qui il tutorial per realizzare il lavoretto dei giorni della merla.
Ricordate tutti i consigli che vi abbiamo dato per stimolare i bambini ad imparare l’inglese? No? Cliccate qui e li trovate tutti 🙂
English story: The blackbird’s days
“Hi! What are you doing?”
“I’m looking at the snow. The winter it’s too cold!”
“I love January, snow and winter! The sky is blue and the snow is white…oh…a blackbird!”
“Why is that bird so black?”
“I will tell you a story, the real story of blackbirds:
Once upon a time
on a cold snowy day
five white merlons were flying away.
They were looking for a nest
to warm up in anyway…
In a chimney they found a home
and take refuge from that storm
but the fireplace was lit
and the smoke make them all black”
Legend has it that from that day they remain black forever !”
“Wow! I like this story! Thank you so much!”
Parole da imparare
Merlo = BLACKBIRD
Inverno = WINTER
Freddo = COLD
Gennaio = JANUARY
Febbraio = FEBRUARY
Neve = SNOW
Bianco = WHITE
Nero = BLACK
Nido = NAST
Congelare = to FREEZE
Piuma = FEATHER
Comignolo – Camino = CHIMNEY –
FIREPLACE
Tempesta = STORM
Fumo = SMOKE
Video della Two Little Blackbirds Sitting On A Hill | Nursery Rhymes Song
Tommaso Spelta e Cristina Cappellini
Insegnante di inglese e architetto