La fabbrica di cioccolato è fra i più famosi libri per ragazzi scritti da Roald Dahl, illustrato da Qentin Blake. Il racconto è ispirato alla giovinezza di Dahl: quando frequentava la Repton School, la famosa ditta produttrice di cioccolato Cadbury spediva ai collegiali delle scatole piene di nuovi tipi di dolci e un foglietto per votare. I dolci preferiti venivano quindi immessi nel mercato.
Chi è Charlie
La famiglia di Charlie è composta da sei adulti che vivono insieme in una casa in periferia. La vita per loro è molto dura perchè hanno solo due camere e un solo letto. Il letto è per i quattro nonni, mentre Charlie e i genitori dormono su un materasso sul pavimento, nell’altra stanza. Sono una famiglia molto povera e spesso il pasto non è sufficente, Charlie adora il cioccolato. Ogni anno per il suo compleanno, i genitori gli regalano una tavoletta di cioccolato che lui sgranocchia un po’ alla volta, tanto che gli dura per un mese.
Di fronte la loro casa c’è la fabbrica di cioccolato fondata da Mr Wonka. Una sera, il nonno Joe, gli raccontò la sua storia.
Chi è Mr Wonka
Mr Wonka era il più bravo produttore al mondo di dolci e cioccolato, e la sua fabbrica di cioccolato era un mistero per tutti, perchè da li usciva ogni giorno tanto cioccolato, ma nessuno vedeva mai, ne entrare ne uscire i dipendenti. Si vedevano solo delle ombre dietro le finestre, alte quanto un dito. Molto strano!
Un giorno Mr Wonka bandisce un concorso. I cinque bambini che avranno trovato un biglietto d’oro all’interno di una barretta speciale di cioccolato, potranno visitare la fabbrica e avere una fornitura a vita di cioccolato.
I vincitori del biglietto
I vincitori sono, Augustus, un bambino molto grasso che per trovare il biglietto d’oro ha mangiato tantissime barrette, Veruca, una bambina ricca il cui padre ha comprato centinaia di migliaia di barrette di cioccolato per permetterle di vincere, il terzo biglietto è stato trovato dalla signorino Violet, una bambina che masticava tutto il giorno le gomme per battere i suoi record, ma saputa la notizia del premio, decide di comprare una barretta di cioccolato. Il quarto biglietto è stato trovato da Mike Teavee un bambino di nove anni che passa il suo tempo davanti la tv a guardare giocare ai video giochi, ha comprato la barretta, ha vinto, ma in realtà odia il cioccolato. Il quinto è Charlie.
Il biglietto d’oro
Il biglietto d’oro invita il vincitore a passare una giornata nella fabbrica di cioccolato, dopo questa giornata il vincitore verrà riaccompagnato a casa seguito da camion pieni di dolci che basteranno per anni. Da quel momento in poi, il vincitore, se avrà finito la sua scorta, potrà chiedere rifornimenti, basterà mostrare il biglietto d’oro. Per quella giornata, Mr Wonka promette grandissime sorprese. Tutti i vincitori dovranno presentarsi alla fabbrica il giorno 1 Febbraio alle 10 del mattino, accompagnati da due membri della famiglia e devono portare con se il biglietto. Charlie decide di portare con se suo nonno Joe.
L’ingresso nella fabbrica di cioccolato
Il 1 Febbraio alle 10 del mattino, i 5 bambini si presentarono all’ingresso della fabbrica, ad accoglierli Mr Wonka, che indossava un cappello a cilindro nero, un frac di velluto, dei pantaloni verdi, dei guantoni ed un bastone per camminare meglio, e una folla di curiosi che voleva assistere allo spettacolo. I cinque bambini, dopo essere stati accolti da Mr Wonka, entrarono nella fabbrica ed ebbe inizio il tour. Nella fabbrica si sentivano tantissimi profumi ed era facilissimo perdersi, era come un labirinto pieno di corridoio, per questo nonno Joe disse a Charlie di non lasciargli mai la mano. Mr Wonka, dopo un lungo percorso, portò i suoi ospiti davanti ad una grande porta di metallo, sulla quale era scritto LA STANZA DEL CIOCCOLATO.
La stanza del cioccolato
La stanza del cioccolato era un luogo spettacolare, c’era una cascata di cioccolato che funzionava grazie a dei tubi enormi che prendevano il cioccolato dal basso lo portavano in alto e lo mischiavano creando le diverse miscele. Qui tubi portavano il cioccolato in tutte le stanze della fabbrica. Il pavimento era fatto di un prato zuccheroso, come le pareti, le foglie, gli alberi, anche le piccole ranocchie. Tutto era commestibile. Tutto spettacolare, fino a quando non apparvero dei piccoli omini, alti al massimo, fino al ginocchio di nonno Joe, della misura di una bambola, avevano lunghi capelli. Mr Wonka disse che si chiamavano Oompa- Loompas.
Inizia il viaggio dei bambini nella fabbrica, ma non sarà molto piacevole. Ad ogni tappa MR Wonka gli ha ricordato di non toccare o assaggiare qualcosa, ma si sa, i bambini, soprattutto quelli capricciosi e pieni di vizi, sono molto curiosi e spesso non rispettano le regole. Ad ognuno di loro accadrà qualcosa, chissà cosa accadrà a Charlie che ovviamente non vi sveleremo qui 🙂
La fabbrica di cioccolato versione italiana
La fabbrica di cioccolato versione inglese
Filastrocca sulla televisione – la fabbrica di cioccolato
Questa è una canzoncina che gli Oompa- Loompas cantano quando Mike Teavee viene risucchiato da una televisione, la sua grande passione e la sua “punizione”. Una filastrocca da far ascoltare a tutti i genitori, prima che ai piccoli 🙂
Perchè un bambino sia ben educato
una cosa importante abbiamo imparato:
non permettete mai e poi MAI,
onde evitare un sacco di guai,
che il miserello se ne stia fermo
davanti a qualche teleschermo.
Anzi, il consiglio più pertinente
sarebbe non installare per niente
questi apparecchi che rendon cretini
sia i più grandi che i piccini.
In tutte le case che abbiam visitato
c’era un bambino seduto impalato,
lo sguardo lustro, la bava alla bocca,
davanti ad una buffa scatola sciocca.
Taluni possono stare per ore
muti guardando il televisore.
Lo sguardo fisso, l’aria di allocchi,
fuor dalle orbite gli escono gli occhi
(una volta abbiam fatto un censimento:
ce n’eran venti e più sul pavimento).
Seduti immoti, ipnotizzati,
come ubriachi paralizzati
con il cervello telelavato
in un massiccio telebucato.
È vero, signora, che tiene buoni
anche i bimbi più birbaccioni,
che così noie più non le danno
e fuor dai piedi un po’ se ne stanno
mentre lei scola e condisce la pasta
o con le amiche gioca a canasta –
ma non si è mai fermata a pensare
a tutti i danni che può causare
una massiccia esposizione
ai raggi della televisione?
Non si è mai chiesta esattamente
che effetto esercita sulla mente
ingenua della sua creatura
quell’invenzione contro natura?
FA A TUTTI I SENSI L’ANESTESIA
UCCIDE TUTTA LA FANTASIA!
RIEMPIE LA MENTE DI PACCOTTIGLIA,
E FA VENIRE GLI OCCHI DI TRIGLIA!
RENDE PASSIVI E CREDULONI,
ALLENTA IN BLOCCO ROTELLE E BULLONI
CHE IL CERVELLO FA FUNZIONARE,
NON LASCIA PIÙ NULLA DA IMMAGINARE,
IL GUSTO PER LE FIABE ROVINA,
TUTTA LA TESTA RIDUCE IN PAPPINA!
A questo punto qualcuno dirà:
“Va bene, va bene, ma come si fa?
Se questo mostro di cui parlate
va eliminato con due pedate,
come fanno i nostri figlioli
a divertirsi, specie se soli?
Come passare un bella serata
senza la tele illuminata?”
Scordato avete la vostra storia?
Vi rinfreschiamo un pò la memoria?
C’era una volta una grande avventura:
la consuetudine alla lettura!
Pieni di libri i comodini
scaffali, tavoli e anche lettini!
Tutti leggevano e il tempo volava,
e con il tempo la mente viaggiava:
storie di draghi, regine e pirati,
di navi e tesori ben sotterrati;
deserti, giungle e fitte foreste,
cannibali e indios a caccia di teste.
Paesi strani e luoghi mai visti,
malvagi, eroi, tipi buffi o tristi:
di spazio pei sogni ce n’era a iosa,
leggere era un’attività meravigliosa!
Raccolte, favole, romanzi e fumetti,
volumi, tomi, libelli e libretti,
ce n’era grande scelta e varietà,
e tutti leggevano a volontà!
Se erano piccoli i bambini
qualcuno per loro leggeva i destini
di Biancaneve e la mela stregata,
e della Bella Addormentata.
Quanti bei libri, quanti piaceri
potevano scegliere i ragazzi di ieri!
Perciò vi preghiamo, fate il favore,
BUTTATE IN CORTILE IL TELEVISORE !
Con uno scaffale riempite lo spazio
e pur se i ragazzi saranno uno strazio
per qualche giorno guardandovi male,
colmate di libri quello scaffale;
vedrete che poi, passata la crisi,
pian piano smettete di essere invisi:
per far qualcosa, per curiosità,
saranno colpiti dalla novità.
Sfogliano un libro quasi per caso
più non potranno staccarne il naso:
riscopriranno che grande diletto
è leggere un libro o un giornaletto !
Ci prenderanno tanta passione
che scorderanno la televisione;
i tempi in cui erano vittime inermi
del fascino truce dei teleschermi
un brutto sogno vi sembrerà
e ogni ragazzo grato sarà
a quelli che, con mossa sapiente,
l’han trasformato in teledipendente!
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