Quali sono i trucchi per fare fare i compiti ai bimbini? Quali sono le strategie da utilizzare per invogliarli a studiare? E quali sono le 10 regole da seguire per rendere i compiti divertenti? Noi vi proponiamo di leggere insieme ai vostri bimbi la storia di Gianni Rodari: La macchina per fare i compiti, ed avrete la soluzione 🙂
È una storia semplice, dal finale sorprendente e dalla morale molto chiara e se i vostri bimbi, seguiranno l’esempio del bambino protagonista, il gioco sarà fatto!
La storia è tratta dal libro Fiabe lunghe un sorriso di Gianni Rodari.
Un giorno, bussò alla nostra porta uno strano tipo: un ometto buffo, vi dico, alto poco più di due fiammiferi. aveva in spalla una borsa più grande di lui.
– Ho qui delle macchine da vendere, – disse.
– Fate vedere, – disse il babbo.
– Ecco, questa è una macchina per fare i compiti. Si schiaccia il bottoncino rosso per fare i problemi, il bottoncino giallo per svolgere i temi, il bottoncino verde per imparare la geografia. La macchina fa tutto da sola in un minuto.
– Compramela, babbo! – dissi io.
– Va bene, quanto volete?
– Non voglio denari, – disse l’omino.
– Ma non lavorerete mica per pigliar caldo!
– No, ma in cambio della macchina non voglio denari. Voglio il cervello del vostro bambino.
– Ma siete matto? – esclamò il babbo.
– State a sentire, signore, – disse l’omino, sorridendo, – se i compiti glieli fa la macchina, a che cosa gli serve il cervello?
– Comprami la macchina, babbo! – implorai. – Che cosa ne faccio del cervello?
Il babbo mi guardò un poco e disse:
– Va bene, prendete il suo cervello e non se ne parli più.
L’omino mi prese il cervello e se lo mise in una borsetta. Com’ero leggero, senza cervello! Tanto leggero che mi misi a volare per la stanza, e se il babbo non mi avesse afferrato in tempo sarei volato giù dalla finestra.
– Bisognerà tenerlo in una gabbia, adesso, – spiegò l’ometto.
– Ma perchè? – domandò il babbo.
– Non ha più cervello, ecco perchè. Se lo lasciate andare in giro, volerà nei boschi come un uccellino e in pochi giorni morirà di fame!
Il babbo mi rinchiuse in una gabbia, come un canarino. La gabbia era piccola, stretta, non mi potevo muovere. Le stecche mi stringevano, mi stringevano tanto che… alla fine mi svegliai spaventato. Meno male che era stato solo un sogno! Vi assicuro che mi sono subito messo a fare i compiti.
Non riesci con la macchina per fare i compiti?
Scopri il trucco dei numeri con la frutta per invogliare i bambini a studiare, soprattutto la matematica 🙂