“Per me, venire qua al mattino è ancora una voglia di vedere. Io, questo ambiente, quest’aria, senti che silenzio, le foglie che si muovono, qualche uccellino, anche se non ce ne sono così tanti… per me, quando arrivo a casa la sera, io ho vissuto.” Bruno Ferrin, fondatore de l’Osteria dei Pioppi.
Il sig.re Ferrine appartine alle vecchie generazioni, di quelle abituate a lavorare duro, sodo e ad usare il tempo libero per fare altro, costruire, produrre, sporcarsi ancora le mani. Per 20 anni è stato rappresentate per lieviti del pane e siccome i fornai lavoravano di notte, anche lui seguiva i suoi orari, un giorno propose alla moglie di aprire un piccolo chioschetto, e da li è nata l’osteria.
Questo è il vero spirito, è il vero cuore che anima questo posto, un parco giochi interamente costruiti secondo i principi della sostenibilità, quando nel lontano 1969, di sostenibilità non se ne parlava lontanamente.
Poi è nato il parco giochi dell’Osteria ai Pioppi
Avevo bisogno di ganci per agganciare le catene e così sono andato da un vecchio fabbro qui in paese. Una volta entrato dico: “Senta, ho bisogno di saldare questi quattro ganci di ferro”. E sai cosa mi ha risposto? Dice: “Io non ho mica tempo per queste piccole cose. Se sai saldare c’è la macchina, arrangiati.” Non l’avesse mai detto. Ho cominciato, mi ricordo che era luglio ed ero in pantaloni corti, zoccoli e petto nudo. Mi sono ritrovato alla sera rosso come un gambero e la notte non ho mai dormito perché gli occhi mi bruciavano. Però alla fine ho costruito la prima giostra, un’altalena.
Tutti i giochi sono fatti con materiali di recuperto, materiale che Bruno recupera, assembla e crea nuove giostre, e tutto funziona senza energia elettrica. Tutte le attrazioni, ben 40, funzionano grazie alla spinta delle persone che devono sudare per divertirsi. Totalmente a impatto zero.
Molto carino nel parco il tabellone per attaccare le gomme da masticare per incentivare gli ospiti a non buttarle a terra. Dopo essersi divertiti sulle giostre, si può andare a pranzare all’osteria, in cucina, la moglie del sig.re Bruno, tutto cotto al momento.
Mi piacerebbe tanto tornare bambino. Ogni volta che costruisco una giostra penso: “Se fossi piccolo Ai Pioppi mi divertirei tantissimo!”. In verità però mi sento ancora un po’ bambino. Con tutte le idee che ho per la testa, potrei costruire giostre almeno per altri 50 anni!