È possibile insegnare ai bambini della scuola dell’infanzia la notazione musicale? Secondo i moderni metodi e teorie pedagogico-musicali sì. Se poi utilizzi come risorsa Oh! Un libro che fa dei suoni di Hervè Tullet, il successo è assicurato!
Il libro catapulta i bambini in un mondo artistico-sonoro, i cui protagonisti sono dei pallini. Essi lo esplorano con spontaneità grazie all’uso del connubio segno-suono. È proprio in questa associazione che risiede la magia di questo albo illustrato. I bambini “leggendo” la figura, la traducono in suono: sono loro stessi i narratori della storia! L’approccio alla musica, in questo modo, è multisensoriale in quanto richiede l’utilizzo simultaneo della vista, dell’udito e del tatto. E proprio per questo si rivela essere un libro inclusivo, un ottimo strumento, ad esempio, per lavorare insieme ai bambini con DSA in modo leggero, divertente e stimolante.
Questo albo illustrato è uno dei più celebri testi dell’artista francese, che è per di più considerato “il re dei libri prescolari”. Questo materiale è dichiaratamente rivolto al mondo dei suoni, anche se alcune affinità artistico-musicali sono celate anche in altri lavori di Tullet.
Poche parole sono racchiuse nelle pagine perché sono le immagini a raccontare, dialogare e naturalmente suonare!
Questo connubio non è poi così lontano dalla notazione musicale: il musicista legge i simboli musicali (note, pause, simboli a inizio pentagramma…) e li traduce in suono. Infatti l’idea contenuta nell’albo di Tullet può essere descritta come una notazione musicale informale, cioè una scrittura semplificata ma allo stesso tempo esaustiva delle prime regole musicali. È una propedeutica, quindi un primo passo alla scoperta del mondo sonoro-musicale attraverso uno spirito curioso e divertente.
Per di più il libro invita il bambino a toccare le figure, stimolando il movimento e la percezione visiva degli elementi permettendogli di “suonare” i noti pallini. Perciò oltre a raccontarsi la storia, assume le vesti anche di musicista! Ai bambini è richiesta solo tanta immaginazione, fantasia, creatività per poter viaggiare e sognare ad occhi aperti insieme ai pallini protagonisti del libro.
Per questi motivi, il libro non è soltanto indirizzato ai bambini della scuola dell’infanzia, ma a tutti coloro che vogliono esplorare il proprio potenziale musicale. Inoltre questa risorsa può essere particolarmente utile nei percorsi di propedeutica musicale con i bambini della scuola primaria, in quanto funge da incipit allo studio della notazione convenzionale. La storia raccontata dal libro comincia con un pallino blu di nome OH e grazie a lui i bambini potranno esplorare concetti musicali fondamentali, come il ritmo, l’intensità, la durata, il timbro, l’altezza del suono ecc. Tullet ci chiede di giocare con la voce, ma in realtà la struttura del libro si presta all’elaborazione di tantissime altre possibilità.
Il libro parla di musica. Non quella musica da teatro, da sala da concerto o da film. È la musica del quotidiano, fatta di risate, di pianti, di esclamazioni, di voce che trema e di conversazioni. Forse ti sembrerà strano ma tutto questo è musica! La comunicazione è musica. Parole, gesti e movimenti hanno una loro musicalità. È questa caratteristica che permette all’adulto di interagire fin dalla nascita con il suo piccolo. La musica è quindi un linguaggio universale.
Oh! Un libro che fa dei suoni, come abbiamo detto, è stato realizzato per essere interattivo e infatti subito proporne ai bambini di sperimentare la “lettura musicale” attraverso la voce. I concetti astratti che vengono esplorati concretamente attraverso la storia dei pallini sono: l’intensità, il ritmo, la durata, l’altezza, il contrasto lento/veloce, la comunicazione attraverso la musica, il pentagramma, il contrasto grave/acuto, la partitura informale, il concetto di brano musicale e di orchestra.
Esplorare attraverso la voce
La voce è lo strumento musicale del canto, lo strumento più unico, individuale, particolare e coinvolgente che esista. È la modalità espressiva per eccellenza ed è, insieme al corpo, uno dei primi strumenti musicali che il bambino sperimenta istintivamente. Seguendo i pallini protagonisti del libro si affronta anche un concetto molto importante per quanto riguarda il canto, ossia la respirazione; ad esempio, quando i pallini blu rimbalzano i nostri OH ci permetteranno di allenare il diaframma. Inoltre, si permette al bambino di sperimentare molte tra le possibilità vocali dell’uomo, quali il tremolio, la voce robot, la risata, la riproduzione dei versi degli animali, la voce di alcune emozioni, rabbia, tristezza e amore.
Esplorare attraverso il corpo
La stessa lettura svolta con la voce si può svolgere con il corpo, attraverso una specie di body percussion, ossia l’arte di produrre suoni con il corpo. Questa pratica musicale viene molto utilizzata nella didattica musicale con i bambini, in quanto sviluppa la coordinazione, la lateralità, l’esecuzione ritmica e stimola la capacità attentiva, di concentrazione e la creatività. Ad esempio, si potrebbe assegnare ad ognuno dei tre protagonisti (il pallino blu OH, il pallino rosso AH e il pallino giallo UAU) un suono del corpo come il battito delle mani, il battito delle mani sul petto, sulle cosce, il battito dei piedi sul pavimento, lo schiocco delle dita, ecc. La lettura, in questo modo, e soprattutto per i più piccoli diventa ancora più interessante e un’occasione importante di apprendimento e sperimentazione.
Esplorare la motricità
I nostri “pallini protagonisti” oltre a raccontarci una storia, compiono dei veri e propri percorsi tra le pagine che possono essere riprodotte facendo uso di scotch per pavimenti oppure dei gessetti. Così è possibile vivere l’avventura anche a livello motorio. Questi percorsi possono essere utilizzati per fortificare il senso del tempo: ogni pallino diviene così un battito, creando un percorso iso-ritmico. Una variante di questa attività consiste nel dividersi i compiti: un gruppo di bambini (o anche solo un bambino) compiono il percorso motorio mentre altri (o magari un famigliare) esprimono il relativo suono con la voce; ciò focalizza l’attenzione e la concentrazione di entrambe le parti, promuovendo un lavoro d’insieme coinvolgente e stimolante. Si giunge poi al livello più difficile: il bambino unisce i due parametri, voce e corpo, saltando e allo stesso tempo intonando un suono.
Esplorare con gli strumenti musicali dello strumentario Orff
E se dopo la lettura del libro attraverso la voce e il corpo proponessimo ai bambini di giocare con gli strumenti musicali? Ognuno può scegliere uno strumento dallo strumentario Orff (maracas, nacchere, tamburello, ovetti sonori, triangolo, legnetti, sonagli ecc.) e suonare come dei veri musicisti in orchestra.
Esplorare con i Boomwackers (tubi colorati)
L’utilizzo di questi strumenti è stata una scoperta, i bambini sono rimasti incantati, e si sono letteralmente innamorati. Magari non tutti conoscono i boomwackers o più semplicemente i tubi intonati colorati. Si tratta di strumenti a percussione, dei veri e propri tubi colorati di plastica leggera che vengono prodotti in set diversi, nel nostro caso abbiamo usato la scala diatonica di Do. Il set è composto da 7 tubi, ognuno di colore diverso e ognuno con un suono diverso, rappresentanti le 7 note della scala: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. E sei noi prendessimo i tubi dello stesso colore dei pallini e li facessimo suonare leggendo il libro? L’utilizzo dei boomwackers per leggere il libro di Tullet si rivela sempre un successo, soprattutto perchè utilizzano lo stesso approccio inclusivo, ossia la multisensorialità.
Esplorare il paesaggio sonoro
Le ultime pagine di questo albo sono davvero speciali e permettono di riflettere sui suoni che circondano la nostra quotidianità. Tullet inserisce i versi degli animali, i rumori delle auto, il canto degli uccelli e sfida persino a costruire una nuova lingua. Tutti questi elementi aprono le porte a delle attività volte all’ascolto attivo e alla conoscenza, quindi alla consapevolezza, del paesaggio sonoro in cui siamo immersi.
Esplorare le altre arti e discipline
Sicuramente una caratteristica da non dimenticare è l’utilizzo dei colori. Tullet in questo libro fa uso di 3 tonalità: giallo, rosso e blu che sono definiti i colori primari. Già questo aspetto apre numerose vie al lavoro interdisciplinare, collegandosi ad esempio ad arte. Non meno importanti sono le forme: i protagonisti di questo albo sono dei pallini, quindi dei cerchi. Ma non mancano anche collegamenti alla geometria: linee, curve, quadrati… Uno spunto utile consiste anche nell’ascolto di un brano (non troppo complesso e facilmente orecchiabile, quindi prevedibile per il bambino) al quale poi il bambino dovrà associare delle forme e dei colori. In questo modo assume le vesti dell’autore, andando a raccontare graficamente ciò che sta sentendo.
Questi sono solo alcuni spunti, in realtà ogni pagina apre le porte alla creatività e all’immaginazione: musicale e non.
Per tutti questi motivi, è riduttivo indirizzare questo albo illustrato solo alla fascia dell’infanzia. È possibile affermare che è un testo senza età, nel quale anche i bambini più grandi e persino gli adulti possono soffermarsi a giocare, suonare, riflettere e cantare.
Per continuare ad approfondire questa tematica:
Video Arte e Musica: Tullet e Duchamp
Il gioco “Disegna”
Altri consigli dalle maestre!
Ivana Capone
Insegnante scuola dell’infanzia
Musicista e maestra di musica
Noemi Rossi
Flautista, Docente e Musicoterapeuta
Operatrice Nati per Leggere