Home Storie per bambini UNHCR non si ferma

UNHCR non si ferma

by Admin
399 views
UNHCR non si ferma Libera il suo potenziale

UNHCR non si ferma, la sua missione è aiutare e può essere anche la nostra, con un piccolo gesto, niente di più.

Youth with Refugees

In questo precedente post, vi abbiamo raccontato come UNHCR abbia realizzato un progetto meraviglio per aiutare tutti i rifugiati a sconfiggere il Covid. Un progetto speciale, fatto di disegni che sono delle piccole fiabe, dei brevi racconti illustrati, dai quali i bambini posso trarre tanti insegnamenti e inventare nuove storie.

Libera il suo potenziale

Ora vi raccontiamo di “Libera il suo potenziale” un bellissimo progetto per tutelare l’istruzione dei bambini rifugiati nella regione del Sahel martoriata dal 2011 dopo la rivoluzione in Libia e la rivolta del 2012 in Mali, che ormai da anni affronta una crisi umanitaria che ha costretto milioni di persone ad abbandonare le proprie case.

A casa nostra, per tutelare l’istruzione dei più piccoli, usiamo i banchi a rotelle, mascherine, disinfettanti, protocolli, distanziamenti, la DAD, accessi differenziati e qualunque altro strumento utile per garantire l’istruzione ai bambini. Immaginate come possa essere complicato se i bambini non hanno strutture, mezzi e strumenti. UNHCR ha come obiettivo principale consentire l’accesso all’istruzione al più alto numero possibile di bambini, bambine, ragazzi e ragazze.

In paesi come il Niger, nel Sahel centrale la scuola è protezione. Tiene i bambini al sicuro dalle violenze, dal rischio di essere prelevati e arruolati dai terroristi, dal lavoro minorile, assicura un pasto caldo e sostegno professionale in caso di traumi. La scuola è anche un luogo di guarigione.

Al momento sono 4.000 gli edifici scolastici chiusi o distrutti dai terroristi, 700.000 gli studenti che non frequentano la scuola e 20.000 gli insegnanti rimasti senza lavoro. Nonostante ciò UNHCR non si ferma!

Si lavora per rafforzare la didattica a distanza, attraverso la fornitura del materiale necessario come i libri, quaderni, lampade e radio. È proprio la radio che ha consentito  ai bambini di seguire le lezioni a distanza. Ma questi risultati positivi non bastano più, con il protrarsi dell’emergenza è necessario ampliare la possibilità a molti altri bambini e bambine rifugiati. Per farlo servono soldi.

Come detto all’inizio basta molto poco, sicuramente molto meno di quanto non spendiamo per regali di natale, black friday, sconti speciali su Amazon.

Bastano:

  • 48 euro per assicurare un anno di scuola a due bambini rifugiati,
  • 75 euro per garantire materiale scolastico ad una classe di 20 bambini per un intero anno,
  • 96 euro per formare un insegnante sull’assistenza ai bambini traumatizzati dalle violenze,
  • e con 350 euro si può donare una nuova aula in una scuola distrutta in ricostruzione.

Come vedi sul sito, ci sono diversi modi per donare, anche con bonifico, bollettino postale, carta di credito, con donazione fissa oppure una tantum… basta farlo. 🙂

Se vi va di raccontare sui vostri social l’iniziativa di UNHCR, potete condividere il post Facebook e Twitter.

UNHCR non si ferma!

DONA! Clicca qui!

Leggi anche

Leave a Comment